Ci sarebbero altri documenti riservati non riconsegnati da Joe Biden

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Data : 2023-01-12 08:15:10
Dominio: www.ilpost.it
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Secondo vari giornali americani, che hanno parlato con persone informate della situazione, gli avvocati del presidente americano Joe Biden avrebbero trovato nuovi documenti riservati non riconsegnati all’Archivio Nazionale. Un primo gruppo di documenti, risalenti all’epoca in cui Biden era vicepresidente di Barack Obama, era stato trovato a novembre in un ufficio di un suo centro studi a Washington e della sua esistenza si era saputo soltanto questa settimana.

La notizia del primo ritrovamento dei documenti era stata resa pubblica lunedì e il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta esaminando eventuali questioni legali. In entrambi i casi si tratterebbe di «documenti con il contrassegno che indica la loro riservatezza», risalenti all’amministrazione Obama: sarebbero quindi coperti da vincolo di segretezza del governo degli Stati Uniti. Biden non avrebbe potuto tenerli con sé in un ufficio privato dopo aver lasciato la carica di vicepresidente.

Al di là di possibili ripercussioni legali, la questione è già fonte di grande imbarazzo politico per l’attuale amministrazione.

L’ex presidente Donald Trump è oggetto di un’indagine e di una potenziale incriminazione penale per aver sottratto venti scatoloni di documenti riservati (circa mille), ritrovati dopo la perquisizione della sua villa in Florida. Le indagini su Trump riguardano non solo la presenza dei documenti nella residenza privata, ma anche una possibile “intralcio alla giustizia” e la sospetta distruzione di materiale sensibile.

Biden aveva definito il suo predecessore «irresponsabile» per non aver riconsegnato i documenti, e dopo che il primo ritrovamento era stato reso pubblico si era detto «sorpreso». Il primo ritrovamento riguarda un piccolo numero di documenti, non più di dieci, nell’ufficio del centro studi per la diplomazia internazionale che ha fondato e che è affiliato all’università della Pennsylvania, il “Penn Biden Center”, con sede a Washington. Sono stati trovati in un cassetto chiuso a chiave da un dipendente che stava svuotando un ufficio. Secondo quanto riportato dalla stampa, il primo gruppo di documenti conterrebbe note dei servizi segreti e dossier su Ucraina, Iran e Regno Unito. Non si sa ancora niente, invece, dell’eventuale secondo ritrovamento.

Karine Jean-Pierre, portavoce del presidente in conferenza stampa (AP Photo/Susan Walsh)

Biden ha detto di «collaborare pienamente» con il dipartimento di Giustizia, la sua portavoce Karine Jean-Pierre nella conferenza stampa di mercoledì non ha voluto rispondere a ulteriori domande sull’argomento. Non è al momento chiaro dove il team legale del presidente abbia trovato il nuovo gruppo di documenti. La notizia è stata pubblicata da vari media americani, ma né l’amministrazione Biden né il dipartimento di Giustizia hanno voluto confermarla o commentarla.

Gli avvocati di Biden hanno specificato come i documenti siano stati restituiti spontaneamente agli Archivi Nazionali non appena ritrovati, sottolineando le differenze con il caso che riguarda Trump, quando la restituzione era stata al centro di una questione legale, sbloccata dalla perquisizione della villa.

Esperti legali consultati dal Washington Post sostengono che errori nella gestione di documenti riservati siano piuttosto comuni e che vengano normalmente trattati con sanzioni amministrative e non penali, a meno che non sia provata la volontà di trafugare materiale sensibile, come invece sembra sia successo con Trump.



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